Un augurio di Buona Pasqua da Selezione Ora

Pubblicato sabato 11 aprile 2020 da Sara Bianchin

Alla fine di questa quaresima/quarantena vi auguro di non perdere la speranza. Che questa Pasqua sia per tutti un momento di ripartenza.

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Un augurio di Buona Pasqua da Selezione Ora
Un augurio di Buona Pasqua da Selezione Ora

Cari amici di Selezione Ora,

 

Fino a pochi mesi fa non immaginavamo di trascorrere una Pasqua così. E non parlo solo delle uova da regalare ai bambini, dei pranzi in famiglia e delle scampagnate (che sicuramente ci mancano), ma soprattutto dello stato d’animo diffuso e confuso che aleggia nell’aria.

 

La quarantena e la quaresima sono iniziate quasi contemporaneamente. Per i credenti, sicuramente non è stato facile constatare che il periodo liturgico di preparazione alla Pasqua stesse assumendo i connotati di una vera e propria emergenza sanitaria. D’altro canto, anche i non credenti hanno praticato una sorta di quaresima individuale fatta di riflessione, pazienza, sacrificio, paura e speranza.

Motivi di dolore o anche di semplice disagio ci hanno toccati direttamente e indirettamente in queste settimane. Tuttavia, oggi vorrei tentare - come sempre - una riflessione positiva e guardare all’incertezza che stiamo vivendo con uno sguardo meno impaurito e più speranzoso.

 

Pasqua significa letteralmente “passare oltre”. A questa definizione culture e religioni diverse hanno dato significati differenti: per il popolo ebraico indica l’attraversamento del deserto fino alla terra promessa; per i cristiani, invece, la Resurrezione di Cristo. Con la Pasqua che cade proprio nel mezzo della quarantena, perché non adattare il significato di questa parola anche alla realtà che stiamo vivendo?

 

Sarebbe bello poter pensare alla Pasqua come un momento di passaggio dalla situazione di emergenza e paura attuale a un futuro di cambiamento e ricostruzione, pur sempre attraverso un percorso lento e graduale.

 

Tempo fa scrivevo che le virtù ci avrebbero salvati. Purtroppo, a causa degli insegnamenti appresi fin da bambini e degli esempi che negli anni abbiamo emulato, siamo portati ad avere paura delle difficoltà e delle deviazioni che incontriamo sul nostro cammino. Spesso concentriamo la nostra attenzione sui nostri difetti e cerchiamo di colmare con fatica le nostre mancanze, invece di sforzarci a coltivare le nostre virtù.

 

Al momento penso che la virtù che potrebbe salvarci sia la speranza: colui che davanti a un futuro così sfumato saprà non di-sperare riuscirà, con perseveranza e creatività, a ritrovare la propria strada o a costruire un nuovo sentiero. La speranza ci sostiene nella perseveranza e la perseveranza farà in modo che i nostri progetti diventino azioni e non rimangano propositi. Ma se disperiamo in principio, come faremo ad avere fiducia in noi stessi? E se non crediamo in noi, come potremo riporre fiducia negli altri e nel mondo?

 

A volte, in questi giorni molto lunghi e sempre uguali, ci sentiamo in prigione: ci manca l’aria e siamo miopi e scoraggiati dinnanzi al futuro. È vero che siamo isolati, ma siamo più in una bolla di sapone sottile e trasparente: possiamo ancora pensare al futuro, anche se con timore, e possiamo guardare al mondo fuori e pensare che il sole splende ancora e che le strade, ora deserte, ricominceranno a popolarsi di persone che sfrecciano insieme alle loro idee.


team

 

In questi giorni ho chiesto al mio team di trovare una parola che descrivesse una virtù riscoperta in questa quarantena. Le condivido con voi:

           Speranza: che le nostre famiglie rimangano illese dalla malattia e dal dolore; che i progressi della scienza riescano a curare gli ammalati e a proteggere tutti gli altri; che questo momento difficile sia stato anche una lezione di umanità che non dimenticheremo.

           Fiducia: che ritorneremo presto alle nostre vite, più resilienti e più consapevoli.

           Consapevolezza: di cosa sia davvero importante, di cosa ci rende felici e di quali siano le persone con cui vogliamo spendere questa vita.

           Rassegnazione: cercare di non cambiare le cose con rabbia, ma accettare le difficoltà con la consapevolezza che non saranno eterne.

           Calma: anche quando ci sembra di non farcela, ritornare a sè stessi con lucidità e ponderatezza.

           Ascolto: in famiglia e nel lavoro, costruire legami di confronto e accoglienza.

           Gestione del tempo: non lasciarsi andare allo scorrere delle lancette, ma continuare a restare attivi senza dimenticare i propri obiettivi.

 

Pasqua è per i cristiani un "mistero della fede". Mistero non è inteso come verità celata, piuttosto come verità rivelata. Penso che questa quarantena sia stata per tutti noi un vero “mistero” e che, quando tutto sarà finito, avremo scoperto o riscoperto verità su noi stessi che avevamo dimenticato da tempo, capacità che non avevamo mai sperimentato e sogni e obbiettivi che non erano mai usciti alla luce.

 

Con la speranza di settimane migliori, Buona Pasqua da Selezione Ora.

 

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