"Io vi cerco e non vi trovo, voi cercate e non trovate"

Pubblicato lunedì 29 marzo 2021 da Giorgio

Alcune riflessioni sulla difficoltà di cercare e trovare lavoro oggi

Selezione del Personale - Parma
"Io vi cerco e non vi trovo,  voi cercate e non trovate"
"Io vi cerco e non vi trovo, voi cercate e non trovate"

Iniziai così un articolo che scrissi tempo fa, nel 2014, per conto di una rivista “online” specializzata per la Grande Distribuzione. Si discuteva di occupazione, di disoccupazione crescente, di problemi nella ricerca del lavoro, di assenza di proposte e tanto altro ancora. In seguito organizzai un evento ristretto per i miei clienti. Cercai di focalizzarmi su 5 punti chiave che raccolsi da varie ricerche fatte a suo tempo tra Istat, Cgia di Mestre e altri autorevoli siti. Ecco  l’elenco:

  • La lontananza culturale e sociale tra la scuola/università - il mondo del lavoro,  e le aspettative di coloro che escono con un diploma/laurea in mano;
  • La difficoltà nel vedere prospettive diverse da quelle immaginate all’inizio degli studi, in un mondo che cambia ogni giorno; 
  • La difficoltà nel vedere poche persone concentrate nella personale ed indispensabile formazione continua delle risorse umane, verso le persone.
  • Imprenditori che faticano a prendere delle decisioni strategiche, se non quelle di dichiarare stati di crisi ovunque; imprenditori che faticano nel tentare nuove strade professionali, formative e culturali, perché imbrigliati in film già visti, dove le grandi strategie finiscono su tavoli di discussione obsoleti; 
  • Uno stato burocratico e tecnocratico pieno di leggi e decreti che scoraggia chiunque ad intraprendere nuove strade in un labirinto di formule e contratti usati solo per evitare di essere fregati più che per far crescere un sano rapporto tra lavoratori e imprenditori

Con amarezza realizzo che molte cose nel mondo del lavoro sono ancora “ferme”. Se poi, a tutto questo, aggiungiamo un anno di pandemia (e da lunedì ci risiamo per un altro mese di limitazioni) verrebbe da chiedersi quali possano essere le leve per un  vero “cambiamento”. E siamo ancor qui a parlarne. 

Come dicevo nel titolo,  “cerco persone pronte per nuove occupazioni e fatico a trovarle. D’altro canto, incontro chi è in cerca di lavoro, ma non è soddisfatto di ciò che trova nel mercato".

La tentazione è sempre quella di dare la colpa al “sistema” e agli “altri”. Per non commettere questo “errore”, nel cercare di proporre soluzioni, ho ripreso un’affermazione che tanti fa ho trovato illuminante e che da allora  mi accompagna da tempo. (era il titolo di un convegno sugli interventi economico finanziari verso il terzo mondo)

“NON CERCHIAMO  COLPEVOLI, SIAMO TUTTI RESPONSABILI”

Non vorrei perdere la bussola e l’orientamento principale che ho sempre cercato di seguire in questi anni di libera professione: non vorrei avere persone pronte a cercare solo il “colpevole” di questo o quel fatto, avendo vissuto anni al di  sopra delle nostre possibilità e lontani dai bisogni reali della società.  

Se veramente – mai come oggi – questa società   ci sta a cuore “ora è tempo di rimboccarsi le maniche” e tentare una svolta decisiva: cerchiamo di cambiare la parola “colpevole” in un’attitudine che ci coinvolgerà finalmente tutti in modo più costruttivo: “siamo tutti responsabili”.

Proviamo a ripartire da qui. nel tentativo di ricercare le nostre responsabilità,  in ciò che facciamo (o dovremmo fare) ogni giorno nelle nostre attività quotidiane. Rimanere concentrati sul “bisogno sociale”, aumentando la nostra “responsabilità sociale”  per cercare di “essere una comunità di persone” che aiuta per orientate la realizzazione del sé attraverso varie attività, tra le quali  il lavoro, lo studio, la politica, l’impegno sociale. Riprendiamo in mano la nostra vita, attraversiamo le nostre paure senza aspettare che qualcuno ci risolva il problema. 

Riprendiamo con curiosità lo studio, la ricerca, il nostro lavoro quotidiano e troveremo sicuramente nuove strade  e nuove opportunità

difficolta nel telelavoro

Chiudo con una citazione dal libro di Vito Mancuso (Il coraggio e la paura) …

“La conoscenza di sé passa necessariamente attraverso la conoscenza delle nostre paure. La nostra responsabilità sta nel affrontare con coraggio queste “paure” per scoprire davvero chi siamo.”

Noi vi aspettiamo nella nostra “officina”  - anche virtuale - per parlare di questo e tanto altro ancora. Solo allora, noi che cerchiamo nuove strade, ci incontreremo. 

Nel frattempo vi invito a leggere i profili aperti e pubblicati  sul nostro sito:   SELEZIONI IN CORSO


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