Cari amici di Selezione ORA,
inauguriamo l’anno appena iniziato con una newsletter dedicata alle relazioni, al dialogo e alla gestione delle emozioni per introdurvi ai nostri nuovi progetti.
Otto anni fa, quando ho fondato Selezione ORA, ho voluto scegliere un nome che esprimesse bene la mia visione e il contributo che volevo offrire agli imprenditori. ORA, infatti, è l’acronimo di Officina Relazioni Aziendali: attraverso varie attività (la selezione, la consulenza, la formazione e anche il counseling) con i miei colleghi, ci impegniamo a realizzare soluzioni sartoriali modellate sulle necessità dell’azienda e, soprattutto, sulle persone che ci lavorano, dall’imprenditore alle persone in azienda, al fine di creare dinamiche e sinergie positive che possano portare risultati relazionali e professionali migliori.
Negli ultimi anni è diventato sempre più chiaro il legame che deve esserci tra l’efficienza di un’azienda e la salute delle persone e delle relazioni interpersonali al suo interno: dal Welfare (ancora troppo tecnico ma in evoluzione), ai team work, dagli organigrammi circolari (per i più evoluti a forma di alveare) alla partecipazione nella costruzione degli obiettivi aziendali.
In questo scenario la creatività e l’innovazione possono essere considerate come figlie di un buon clima aziendale. Questo perché un’azienda dove si vive e si lavora bene riesce a coltivare e trattenere talenti generando motivazione e senso di appartenenza (Adriano Olivetti docet). Sarà capitato a tutti di visitare un’attività e pregustare la qualità di un prodotto o di un servizio, ancora prima di riceverlo, grazie alla percezione positiva del clima lavorativo. Purtroppo, immagino vi sia capitato anche il contrario.
Quindi l’ambiente di lavoro è il luogo nel quale “si manifesta con maggiore evidenza l’importanza dell’intelligenza […] saper cogliere e leggere in questo ambiente le emozioni delle persone facilita li benessere sviluppando sempre più la motivazione emergente”.
Nella scorsa newsletter abbiamo citato Mihalyi Csikszentmihalyi. Oggi ricordiamo un altro precursore di queste nuovi modelli di gestione delle risorse umane nelle aziende. Negli anni ’90 – proprio negli Stati Uniti e nel decennio di Wall Street - lo psicologo Daniel Golemancominciò a parlare, prima timidamente e poi con sempre maggior sicurezza, di Intelligenza Emotiva.
Ma che cos’è l’intelligenza emotiva?
L’intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere le proprie emozioni, leggere quelle degli altri e gestire e incanalare l’emotività senza soffocarla affinché possa diventare un potente motore motivazionale.
Essa si basa su alcune competenze chiave che da tempo sono il fulcro delle nostre sessioni formative. Dal punto di vista culturale, essendo cresciuti nel mondo occidentale, non siamo portati a pensare “emotivamente”, vittime di una società che ha sempre giudicato l’emotività come una debolezza. Tuttavia, l’Intelligenza Emotiva può essere allenata e migliorata criticando il paradigma convenzionale e, attraverso la formazione, diventare strumento del cambiamento partecipativo in azienda.
Negli ultimi 20 anni ho avuto la fortuna di leggere alcuni suoi “best seller” scientifici. Quest’anno, complice il forzato stop a casa, nel mese di dicembre, ho potuto seguire insieme alla collega Federica Natalone un webinar in diretta mondiale tenuto proprio da Daniel Goleman (scherzando, dicevamo tra di noi che non tutti i mali vengono per nuocere).
I temi trattati hanno confermato la nostra visione globale sulla formazione e sulla consulenza e la convinzione che, mai come in questo periodo, dobbiamo riposizionare le relazioni con gli altri che abbiamo perso.
Questi due incontri ci hanno fornito ulteriori spunti di riflessione per migliorare le nostre iniziative e noi abbiamo sviluppato alcune nuove idee.
Cogliamo l’occasione per proporvi tre nuove edizioni del Bussola (percorso centrale per il posizionamento, la ripartenza e la motivazione delle nostre vite personali e professionali):
Sul nostro sito web potete trovare le nostre nuove date:
Stiamo affrontando un periodo turbolento durante il quale sono cambiate non solo le nostre aspettative per il futuro, ma anche il nostro modo di gestire il presente e i rapporti con le persone che ne fanno parte. Se siete interessati ad approfondire l’argomento, contattateci per ricevere informazioni sui nostri corsi: siamo sempre disponibili ad aiutarvi!
Un caro saluto.